Questa pagina è stata realizzata dal nostro Responsabile del lavaggio dei capi (”la follatura”) per tutti coloro che vogliano conoscere in maniera più approfondita le caratteristiche del filato 100% Cashmere e i giusti metodi di lavaggio e conservazione.
Generalmente si pensa che il 100% Cashmere, dato il suo costo elevato, debba essere un filato molto resistente e facile da maneggiare durante la fase di lavaggio e asciugatura, ma cerchiamo invece di capire quali siano le caratteristiche principali di questo filato per coglierne la bellezza e la delicatezza.
Prima, distinguiamo velocemente la differenza tra lana cardata (100% Cashmere) e lana pettinata (100% Merino).
Le lane lunghe e fini sono destinate ad essere pettinate e trasformate in nastro durante il processo di filatura.
Durante questa fase le fibre vengono prima parallelizzate e poi avvolte su loro stesse, eliminando così le fibre corte e ottenendo un filato molto resistente al deterioramento, il 100% Lana merino extrafine.
Le lane corte invece vengono cardate, cioè contrariamente al sistema precedente, le fibre non sono rese parallele tra loro, ma incrociate in ogni direzione.
Il risultato è un filato molto corposo, ma tuttavia meno resistente e sottile, questo è il 100% Cashmere super soft.
Per farvi un esempio, le fibre del 100% Cashmere sono così sottili che il loro diametro è l’80% più sottile dello spessore di un pelo umano; ecco perchè questo filato è così difficile da manipolare e tessere.
Pur essendo un filato pregiato, il Cashmere può manifestare la tendenza a formare ”palline” di lana superficiali chiamate ”pilling” (attenzione però, se il problema si crea su tutta la maglia è un problema di lavorazione, mentre se il pilling è presente solo su zone esposte più facilmente allo sfregamento, questa è la caratteristica dei filati cardati).
Il pilling viene quindi causato dal continuo sfregamento delle piccolissime fibre superficiali che sfuggono dal filo perchè non fissate completamente dalla torsione.
Nella realizzazione di una maglia di 100% Cashmere bisogna scendere a compromessi.
Si è sempre di fronte al dilemma che impone di scegliere o tra il privilegiare la morbidezza (dando così più facilità alla formazione di pilling), oppure serrando di più il filato, per impedire la liberazione delle fibre che i continui sfregamenti generano i pallini.
Più il filo è serrato, più l’effetto finale della maglia sarà meno morbido e gonfio.
Al contrario, l’uso di un filato gonfio, morbido e leggero, ottenuto con pochi giri di torsione, porterà alla creazione di una maglia delicatissima, che si rovinerà nell’arco di poco tempo.
Noi preferiamo effettuare una ritorcitura medio / alta per privilegiare la durata e la stabilità dei capi.
ENZO NICOLETTI